INTERAZIONE TRA LASER A DIODI E TECNOLOGIE DIGITALI

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La gestione dei tessuti molli in implantologia rappresenta una fase cruciale per la stabilità biologica e l’estetica del restauro protesico. In questo caso clinico, il Dr. Alessandro Paccagnella, odontoiatra e chirurgo implantologo, presenta l’applicazione del Pocket Laser 915 nm (88dent) nella fase di scopertura implantare, illustrando i vantaggi clinici e operativi derivanti dall’integrazione tra laser a diodi e tecnologie digitali.

 

AMMINISTRAZIONE (2)

Dott. A. Paccagnella

Odontoiatra

Il caso riguarda una paziente di 46 anni, trattata con un approccio mirato alla massima conservazione dei tessuti molli e alla semplificazione della procedura chirurgica.
Attraverso un’incisione laser atraumatica, realizzata senza bisturi né suture, è stato possibile ottenere:

  • Eccellente emostasi e visibilità del campo operatorio;

  • Riduzione significativa dei tempi chirurgici (meno di 5 minuti);

  • Guarigione rapida e indolore, con tessuti regolari già a 7 giorni;

  • Condizionamento gengivale ottimale per la successiva impronta ottica.

 

 

L’intervento è stato completato con la rilevazione digitale mediante scanner intraorale iATON S e la progettazione con Cad lynx evolution  del manufatto in zirconia multilayer 88dent, dimostrando la piena compatibilità del Pocket Laser con il flusso digitale.

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Il report completo descrive nel dettaglio?

 

 

Caso LASER - Dr. Paccagnella | Scopertura Implantare-1

I parametri operativi e le impostazioni del laser

 

Le fasi del protocollo clinico

 

La sequenza digitale di rilevazione, modellazione e finalizzazione protesica

 

Le considerazioni cliniche sull’uso del laser a diodi nella chirurgia implantare di seconda             fase.

 

 

 

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