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Leghe dentali : Le varie tipologie nobili e vili

Scritto da 88Dent | 26-ago-2021 10.55.10

Scopriamo insieme le varie tipologie di leghe dentali

La ricerca metallurgica ha sviluppato una notevole serie di leghe idonee alla costruzione di sottostrutture per protesi in metallo ceramica. Scopriamo insieme le varie tipologie di leghe:

Nobili

Vili

Leghe nobili

Leghe a base di oro-platino-palladio (Au-Pt-Pd)


Principali vantaggi: questa tipologia di lega presenta un'ottima unione con la ceramica una buona fusibilità. Esse sono caratterizzate da una facilità di rifiniture e di lucidature. Oltre a queste caratteristiche non va sottovalutata l’elevata resistenza alla corrosione, la biocompatibilità.  Le leghe nobili presentano anche caratteristiche meccaniche soddisfacenti per vari tipi di protesi (non raccomandata per protesi troppo estese) oltre alla facilità di saldatura prima e dopo l’applicazione della ceramica.


Principali svantaggi: le leghe a base Oro-Platino-Palladio sono caratterizzate da una bassa resistenza allo scorrimento viscoso a caldo che potrebbe causare distorsione dei ponti estesi durante la cottura della ceramica o deformazioni dei margini sottili delle corone.
Questa tipologia di lega avendo una resistenza meccanica ed un modulo di elasticità alquanto bassi, non risulta adeguata per ponti estesi, a meno che non si usino spessori notevoli specialmente nei connettori (3x3 mm). Un' altra considerazione che dovremmo prendere in considerazione è il costo elevato a causa dell’alto contenuto di oro e spesso di platino oltre ad una densità elevata che influisce ulteriormente sul costo delle protesi costruite mediante queste leghe.


Leghe a base di oro-palladio-argento (Au-Pd-Ag)


Principali vantaggi: Presentano una densità minore di quelle Oro-patino-Palladio e, grazie ad una presenza minore di materiale prezioso, rendono queste leghe meno costose. Queste tipologie di lega sono caratterizzate da una maggior rigidità, proprietà meccaniche migliori ed un minore scorrimento viscoso a caldo. Le caratteristiche appena elencate permettono l'utilizzo di queste tipologie di leghe anche per la costruzione di protesi più estese.

Principali svantaggi:

Le leghe Oro - Palladio- Argento hanno un effetto sulla ceramica in corrispondenza dei margini sottili provocando una variazione di colore. Inoltre la concentrazione di palladio può aumentare l' assorbimento di idrogeno nelle leghe durante la loro fusione.

Leghe a base di palladio-argento (Pd-Ag)


Principali vantaggi:  le leghe a base di palladio-argento presentano una densità inferiore delle precedenti e sono caratterizzate da un costo  minore. Presentano proprietà meccaniche simili o leggermente maggiori delle precedenti e possono essere impiegate per i medesimi scopi. Esse sono caratterizzate da un modulo di elasticità maggiore delle altre leghe utilizzate per la produzione di protesi in metallo-ceramica.

Principali svantaggi:  a causa della presenza massiccia di palladio potrebbe aumentare l' assorbimento di idrogeno nelle leghe durante le fusioni e l’elevato contenuto di argento potrebbe causare delle variazioni di colore(dal verdastro al giallo o all’arancio con l’aumentare dell’argento assorbito nella ceramica) nella ceramica, soprattutto in corrispondenza dei suoi margini e ciò dipende dalla composizione di quest’ultima dai cicli di cottura. Spesso questo non avviene ed il loro impiego è raccomandato.

 


Come avviene l’assorbimento dell’argento nella ceramica?

 

Quando si raggiunge la temperatura di cottura della ceramica l'argento raggiunge un'elevata tensione di vapore liberandone parte di esso sotto forma gassosa disperdendosi nel forno e condensa nelle zone più fredde. Dopodichè durante le sucessive cotture , l'argento, precedentemente evaporato, evapora nuovamente condensandosi nelle parti più fredde del forno e sulle protesi. Grazie alla sua alta attività in prossimità delle superfici della lega, l'argento gassoso, è facilmente assorbibile dalla ceramica. In questo processo ha particolarmente importanza la decontaminazione regolare del forno, attraverso un carbone con alta porosità che assorbe l'argento gassoso precedentemente evaporato, in quanto inciderà sulla ceramica alterandone il colore se non eseguita periodicamente e correttamente.
 

 

Leghe vili

 

Rientrano in questa categoria le leghe che contengono almeno l’85% di cromo, cobalto e nichel; si tratta principalmente di leghe a base di acciaio. Ogni lega deve sempre essere segnalata la presenza di elementi pericolosi come cadmio e berillio (in concentrazioni massime rispettivamente dello 0,02% e 0,01%).  Grazie alle tecniche CAD-CAM oggi è possibile realizzare le strutture in lega non nobile (leghe vili) sia per fresatura che per fusione. Queste leghe rappresentano un’ alternativa economica a quelle auree, ma vanno utilizzate dopo essersi accertati che il paziente non presenti allergie ai suoi componenti.

Cromo cobalto

Queste leghe vengo utilizzate quando non sono possibili altre alternative più economiche in quanto caratterizzate da una scarsa lavorabilità e un costo relativamente elevato


 Queste tipologie di leghe risultano adatte al mondo dentale in quanto sono caratterizzate da un'alta resistenza alla corrosione. Da citare come caratteristica importante è quella che tra i materiali non si creeranno crepe in quanto il coefficiente di dilatazione termica è molto simile a quello dei rivestimenti dei componenti dentali in ceramica. Dure ma allo stesso tempo caratterizzate da un'elevata elasticità (doppia rispetto ai metalli nobili), sono anche resistenti a corrosione e acidi anche ad alte temperature.

Rispetto alle leghe base nichel sono meno lavorabili  in quanto più dure, rendendo il fresaggio più difficoltoso, e con un intervallo di fusione più alto 52 (1350 – 1450 °C, contro 1275 – 1350°C di quelle a base nichel)


Leghe al nichel – cromo senza carbonio

 


Sono leghe che possono, o meno, contenere berillio (Ni 60 - 80, Cr 11 - 25, + Al, Mo, Fe, Si, Mn, Co, Be).

Esse vengono utilizzate principalmente per realizzare protesi fisse in metallo-ceramica

 


Leghe per scheletrati

 


Lo scheletrato dentale è una protesi parziale con la possibilità di essere rimossa. La ragione dell' ampio utilizzo di questa tipologia di lavorazione è dato da un rapporto qualità/prezzo ottimale.
La protesi rimovibile necessita di esser rimossa frequentemente dal cavo orale , specialmente a fine pasto, per ottenere un'adeguata igiene orale. Essa rappresenta un'alternativa all’implantologia nel caso fosse impossibile a causa di motivazioni cliniche. Un altro utilizzato importante è quella relativa ad una riabilitazione di un’edentulia parziale, cioè quando alcuni elementi dentali vengono impiegati come supporto alla protesi.

Lo scheletrato è una struttura in lega di metallo (cromo, cobalto, molibdeno) che viene agganciata ai denti naturali, tramite appositi ganci, oppure attraverso degli attacchi di precisione a delle corone posizionate sui denti.

 


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