La gestione dei tessuti molli in implantologia rappresenta una fase cruciale per la stabilità biologica e l’estetica del restauro protesico. In questo caso clinico, il Dr. Alessandro Paccagnella, odontoiatra e chirurgo implantologo, presenta l’applicazione del Pocket Laser 915 nm (88dent) nella fase di scopertura implantare, illustrando i vantaggi clinici e operativi derivanti dall’integrazione tra laser a diodi e tecnologie digitali.
Dott. A. PaccagnellaOdontoiatra |
Il caso riguarda una paziente di 46 anni, trattata con un approccio mirato alla massima conservazione dei tessuti molli e alla semplificazione della procedura chirurgica.
Attraverso un’incisione laser atraumatica, realizzata senza bisturi né suture, è stato possibile ottenere:
L’intervento è stato completato con la rilevazione digitale mediante scanner intraorale iATON S e la progettazione con Cad lynx evolution del manufatto in zirconia multilayer 88dent, dimostrando la piena compatibilità del Pocket Laser con il flusso digitale.
I parametri operativi e le impostazioni del laser
Le fasi del protocollo clinico
La sequenza digitale di rilevazione, modellazione e finalizzazione protesica
Le considerazioni cliniche sull’uso del laser a diodi nella chirurgia implantare di seconda fase.